mercoledì 12 giugno 2013

Taranto, recupero relitto medievale

Un relitto post-medievale, parzialmente conservato nelle parti della chiglia e in diverse ordinate di una delle murate, è stato recuperato sul fondale del porto di Taranto. I lavori sono stati coordinati dalla soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia nell’ambito di un progetto proposto dall’Autorità Portuale e finanziato con Delibera Cipe per la realizzazione della 'Piastra Logistica del IV Sporgentè ricadente nell’area di San Nicolicchio. Il relitto recuperato è stato trasferito a Salerno nel laboratorio di restauro della società 'Legni e Segni della Memorià, specializzato nel recupero di materiali organici di provenienza subacquea, dove subirà un trattamento di lavaggio e consolidamento finalizzato alla sua esposizione a Taranto. Oltre al recupero, sono stati condotti saggi di scavo mediante l'uso della sorbona (una sorta di aspirapolvere sottomarino) per verificare e circoscrivere l’area di dispersione interessata dalla presenza di materiali ceramici di vario tipo, anche di particolare pregio, che attestano una frequentazione del sito dall’età ellenistica fino al 1600.
I lavori sul relitto, che era già stato segnalato nel 2005 dai militari della sezione operativa navale della guardia di finanza, sono stati affidati alla 'Tesi Archeologia srl' di Genova dalla 'Argo Costruzioni Infrastrutturè di Tortona, affidataria del Concessionario Taranto Logistica spa per la progettazione e realizzazione del nodo infrastrutturale del porto di Taranto Fonte: lagazzettadelmezzogiorno.it

domenica 2 giugno 2013

Napoli, incisioni medievali scoperte al Maschio Angioino

E' quanto ha potuto stabilire nel corso di un lavoro durato oltre tre anni la ricercatrice Laura Miriello, in collaborazione con Davide Lazzaro e il geologo Enzo de Luzio, con la supervisione storico-architettonica di Alfredo Buccaro, docente del dipartimento di Architettura della Federico II e direttore del centro di ricerca sull'iconografia della città europea.

La ricerca sarà presentata nel corso di una due giorni in programma mercoledì 5 e giovedì 6 giugno dal titolo "Voci dal passato" al Maschio Angioino, nel corso della quale saranno anche mostrate le foto più interessanti dell'attività svolta dai ricercatori napoletani non solo a Castel Nuovo ma anche in altre strutture architettoniche e nei siti storici della città di Napoli: "L'obiettivo - spiega Miriello - era quello di 'mapparè e analizzare tutte le simbologie presenti nei siti di interesse storico-religioso di Napoli, partendo dalla zona del Borgo Orefici, (zona se pur povera oggi di tracce architettoniche simboliche evidenti, porta ancora i segni architettonici del passaggio delle varie fasi della storia sacra e profana di Napoli), per poi continuare le indagini storiche in altre aree della città".

Fonte: La Repubblica Napoli.it