venerdì 28 marzo 2014

Mostra a Genova: "Templari, storia e leggenda dei Cavalieri del Tempio"

La mostra è ideata e progettata dalla Fondazione DNArt di Milano, sotto l’Alto Patronato del Pontificium Consilium de Cultura e dell’Arcidiocesi di Genova, in collaborazione con il MUMA - Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni, con il Patrocinio di Regione Liguria, Comune di Genova, Provincia di Genova e sotto l’egida del Sovrano Militare Ordine di Malta - Delegazione di Genova e Liguria e Sovrano Militare Ordine di Malta - Gran Priorato di Napoli e Sicilia - Centro Studi Melitensi.

La mostra, attraverso l’esposizione di importanti e significativi reperti storico-artistici, si prefigge di illustrare il problema templare innanzitutto come eredità storica, partendo direttamente dal contesto di questa epoca chiaroscurale sulla quale il visitatore si possa muovere in un personale percorso di approfondimento e di scoperta. Il percorso espositivo dà particolare rilevanza a due elementi fondamentali della storia dei Templari: il fascino dell’Oriente e il processo contro il Tempio.

Si tratta di un’esposizione unica nel suo genere per la portata del tema, per l’alto comitato scientifico coinvolto e per la bellezza e l’unicità di reperti che schiudono anche al più impreparato visitatore nuovi orizzonti di interpretazione storica, ma, soprattutto, per la sua stessa strutturazione. Attraverso l’esposizione di documenti, quadri, sculture e oggetti la mostra illustra la nascita, lo sviluppo, la fine e l’eredità dell’Ordine, lungo il percorso di diverse tappe diacroniche e le gesta dei personaggi che ne hanno fatto la storia. Inoltre inserisce anche la figura di Caffaro, un uomo politico genovese che fu in Terrasanta al tempo di re Baldovino I.

Genova (Commenda di Pré) dal 28 marzo 2014 - 02 giugno 2014

giovedì 27 marzo 2014

Novità editoriale "Ildegarda e la ricetta della creatività": il medioevo per i bambini

La figura poliedrica di Ildegarda (approfondisci qui), spiegata ai bambini da Daniela Maniscalco, insegnante di italiano ed attività creative per bambini nel Granducato di Lussemburgo, col suo libro ‘Ildegarda e la ricetta della creatività’ (rueBallu Edizioni).

L’autrice immagina un libro di storie dimenticate, dal quale esce Ildegarda e si ritrova in compagnia di Elisa, una bambina dell’epoca attuale. La piccola dovrà conoscere più aspetti possibili della vita della mistica e Ildegarda, a sua volta, si troverà a fare i conti con ciò che non esisteva nel Medioevo e che, ora, è di uso comune.

Un racconto avvincente che porta i bambini a intraprendere un viaggio di conoscenza di uno dei periodi storici più ardui da trasmettere all’infanzia, quale è il XII secolo e la sua cultura.

Il volume è stampato su carta naturale realizzata con fibra di cotone reciclata, sul quale risaltano i colori e le splendide illustrazioni di Chiara Carrer.

Fonte: Il mattino di Parma

Museo dell’Alto Medioevo ad Ascoli

Cinque sale dotate di strumenti altamente multimediali e che accoglieranno insieme ai corredi della necropoli longobarda di Castel Trosino che erano conservati al museo nazionale dell’Alto Medioevo di Roma, anche ciò che è giunto da Ancona e dalla sala dei Mercatori di piazza Arringo. Un sogno che si realizza, dunque, per Ascoli e per chi ama l’arte. "Finalmente – dice il sindaco di Ascoli, Guido Castelli – si perfeziona il lungo tragitto di completamento e restauro del Forte iniziato nel 1997. Nel 2010 c’è stata l’inaugurazione della struttura museale il cui spazio fino ad ora è stato utilizzato per mostre di arte contemporanea. Domani ci sarà l’apertura del museo dell’alto medioevo con allestimenti multimediali resi possibili grazie ad un finanziamento regionale di un milione e mezzo di euro".

Le sale dedicate al museo ospiteranno come detto ciò che è arrivato da Roma, i gioielli e le armi delle tombe più importanti di Castel Trosino, e ciò che è giunto da Ancona, le oreficerie longobarde e gotiche. Tutte cose molto preziose, alla pari di quelle che erano conservate alla sala dei Mercatori dove si trovavano i corredi in oro di due delle circa 260 tombe longobarde scoperte nel 1893 alla necropoli di Castel Trosino. Le due tombe (la numero 90 e la numero 115 nella classificazione del Museo Nazionale dell’Alto Medioevo di Roma) sono rappresentative dei più bei corredi tra quelli rinvenuti nella necropoli di Castel Trosino. In quelle femminili sono stati ritrovati accessori d’abito quali fibule, fibbie, collane, orecchini d’oro, amuleti, gioielli ed oggetti di qualità, guarnizioni di calze e scarpe ed oggetti d’uso quotidiano, mentre in quelle maschili, lance, scudi, elmi, frecce, corazze e altri accessori per cavalcare. Oltre alle due tombe, saranno esposti gli oggetti ritrovati nell’ultimo scavo effettuato dalla Soprintendenza per i beni Archeologici delle Marche nel 2001.

Fonte: il Resto del Carlino